La NASA conferma il sostegno al rover europeo su Marte nonostante l’incertezza sul budget degli Stati Uniti

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La NASA ha riaffermato il suo impegno nei confronti del rover ExoMars dell’Agenzia spaziale europea (ESA), Rosalind Franklin, nonostante i tagli al budget proposti dall’amministrazione Trump che inizialmente avevano messo a repentaglio la collaborazione. La conferma è arrivata durante la riunione del Consiglio ministeriale dell’ESA del 25 novembre, dove il direttore generale dell’ESA Josef Aschbacher ha annunciato una lettera della NASA che consolidava il suo contributo alla missione.

La missione ExoMars: una lunga strada verso la scoperta della vita

Il rover Rosalind Franklin, un robot da esplorazione da 300 kg, è dotato di una trivella da 2 metri progettata per cercare segni di vita sotto la superficie marziana. Questo è fondamentale perché la radiazione superficiale del pianeta lo rende inospitale per la vita come la conosciamo, mentre gli ambienti sotterranei potrebbero potenzialmente ospitare organismi microbici.

Il progetto ha dovuto affrontare ritardi significativi, inclusa una precedente dipendenza dal sostegno russo che è crollato dopo l’invasione dell’Ucraina all’inizio del 2022. L’ESA ha reciso i legami con Roscosmos, rendendo necessaria una nuova piattaforma di atterraggio e una nuova strategia di lancio. La NASA è intervenuta per fornire un razzo, riscaldatori di radioisotopi per resistere alle temperature marziane e retrorazzi frenanti per un atterraggio sicuro. La missione ora punta ad un lancio nel 2028.

Tagli di bilancio statunitensi e resilienza europea

La proposta di bilancio dell’ex presidente Trump per l’anno fiscale 2026 mirava a eliminare i finanziamenti della NASA per numerose collaborazioni scientifiche internazionali, tra cui ExoMars. Ciò ha sollevato dubbi sulla necessità che l’ESA debba finanziare in modo indipendente i restanti 375 milioni di dollari necessari per completare la missione. Tuttavia, la NASA ha ora confermato che onorerà i suoi impegni precedenti, fornendo i componenti necessari: un razzo, riscaldatori di radioisotopi e retrorazzi frenanti.

Il Mars Organic Molecule Analyser-Mass Spectrometer (MOMA-MS), uno strumento fondamentale per rilevare materiali organici in campioni trivellati, è già stato consegnato dalla NASA ed è in fase di integrazione in Europa.

Implicazioni più ampie per la cooperazione spaziale USA-Europa

ExoMars non è l’unico progetto comune interessato dai tagli di bilancio proposti. Sono a rischio anche il Laser Interferometer Space Antenna (LISA), un osservatorio di onde gravitazionali da 3 miliardi di dollari, e la sonda di esplorazione di Venere EnVision, che si basa sullo strumento radar ad apertura sintetica della NASA. Il Congresso degli Stati Uniti sta attualmente discutendo il ripristino di parte dei finanziamenti.

L’ESA sta preparando piani di emergenza, inclusa la possibilità di finanziare autonomamente queste missioni, se necessario. Gli stati membri dell’ESA stanno negoziando un budget da record di oltre 22 miliardi di euro (25 miliardi di dollari) per il prossimo triennio, anche se ciò potrebbe essere complicato dall’aumento della spesa per la difesa tra le nazioni europee a causa delle tensioni con la Russia.

L’ESA sta discutendo attivamente i contributi degli Stati membri per sostituire potenzialmente gli elementi della NASA se i finanziamenti statunitensi rimangono incerti.

Il futuro della collaborazione spaziale internazionale dipende dalla risoluzione del dibattito sul budget degli Stati Uniti, ma l’ESA rimane determinata a perseguire i suoi ambiziosi programmi scientifici, anche se ciò significa agire da sola.